Durante il ciclo di vita di un impianto di processo, la tecnologia di misurazione e controllo dovrà essere sostituita una o due volte. Ciò offre all'utente l'occasione perfetta per installare una tecnologia di controllo aggiornata e di procedere verso la digitalizzazione dell'impianto utilizzando metodi di comunicazione digitale. Allo stesso tempo, l'utente è in grado di proteggere l'investimento in precedenza effettuato nella base esistente di dispositivi di campo installati nell'impianto che utilizzano una connessione analogica. La comunicazione digitale migliora l'efficienza operativa dell'impianto facendo un uso concreto del volume elevato di informazioni disponibili, trasferendo i dati accuratamente e abilitando la configurazione e la diagnostica da remoto.
Digitalizzare l'impianto per fornire opzioni migliori per l'assistenza e la manutenzione e quindi evitare i tempi di arresto dell'impianto. Documentare in modo completo la strumentazione, utilizzando processi automatizzati, ove possibile, per dimostrare la conformità ai sempre più severi requisiti di gestione della qualità e alle linee guida GMP. Assicurare che i sistemi esperti che si trovano al di fuori del tradizionale ambito dell'automazione ricevano i dati di cui hanno bisogno per poter proporre le ottimizzazioni dei processi. Infine, è importante mantenere i dispositivi di campo ben funzionanti in modo tale da poter continuare a utilizzarli nel processo. La sfida consiste nell'integrare un certo numero di dispositivi diversi dotati di sensori e attuatori sia analogici che discreti in un'infrastruttura di comunicazione all'avanguardia basata su Ethernet in tempo reale e nel collegare i dispositivi a un'ampia gamma di sistemi diversi.
I sistemi I/O remoti di Pepperl+Fuchs colmano il divario tra la tecnologia di base già installata e qualsiasi numero di sistemi esterni. I dati che prima non venivano utilizzati nei dispositivi di campo vengono letti mediante HART. Utilizzando un modem HART separato per ciascun canale nei moduli I/O, i dati possono essere letti alla massima velocità possibile, ovvero fino a 80 volte più velocemente rispetto a quando si utilizza un multiplexer HART tradizionale. I dati di configurazione, stato e diagnostica provenienti dai dispositivi di campo vengono successivamente trasferiti direttamente a un sistema di gestione delle risorse o a qualsiasi altra applicazione necessaria tramite HART/IP. Questo processo viene eseguito in parallelo al protocollo PROFINET utilizzato per il controllo dei processi. Altre applicazioni sono inoltre in grado di utilizzare HART/IP per leggere i dati ed elaborarli in base alle necessità.
L'I/O remoto garantisce che i costi dell'investimento per la digitalizzazione dell'impianto rimangano gestibili attraverso:
Ciò semplifica la manutenzione dell'impianto e ne riduce i costi. I sistemi esperti possono ora utilizzare i dati disponibili per determinare le ottimizzazioni dei processi, ad esempio l'ottimizzazione della temperatura di processo per aumentare la qualità del prodotto o ridurre il consumo energetico e di conseguenza i costi.