RFID (Radio Frequency IDdentification) si riferisce a tecnologie che utilizzano le onde radio per identificare automaticamente oggetti o persone. La tecnologia RFID si avvale della cosiddetta "interfaccia aerea" che trasmette onde elettromagnetiche attraverso l'aria. Tipicamente, un numero di serie o altre informazioni relative al prodotto/oggetto ("identificatore") sono memorizzate su un microchip collegato a un'antenna che gli consente di trasferire le informazioni necessarie per l'identificazione a un dispositivo di lettura. La combinazione di antenna e chip è chiamata "tag RFID" o "transponder RFID".
I dispositivi di lettura sono dotati di blocchi funzionali e logici per determinare la routine di comunicazione per lo scambio di informazioni tra dispositivi di lettura e tag. I lettori RFID creano un campo di energia che aziona i tag. Sebbene siano disponibili tag attivi con batterie, la maggior parte dei tag RFID più comuni sono passivi, il che li rende in gran parte esenti da manutenzione. A seconda del tipo di Tag RFID, è possibile memorizzare un'ampia gamma e quantità di informazioni diverse relative al prodotto. Interfacce specifiche consentono la comunicazione del sistema RFID con un PLC o altri sistemi IT.
Le origini di questa tecnologia risalgono agli anni precedenti alla seconda guerra mondiale, in campo militare. Gli alleati utilizzavano una tecnologia analoga a quella odierna per capire se gli aerei in avvicinamento fossero amici o nemici. A partire dagli anni '50, lo sviluppo della tecnologia RFID fu esteso anche all'ambito non militare; il primo caso fu quello dei sistemi EAS (Electronic Article Surveillance), nati per risolvere il problema dei furti di merci nei grandi centri commerciali. Negli anni ’70, negli USA, fu progettato il primo tag RFID attivo con una memoria riscrivibile; nello stesso anno, un imprenditore californiano patentò un tag passivo per l’apertura di una porta senza la necessità di una chiave.
La tecnologia RFID ha iniziato a diffondersi in maniera massiccia solamente negli anni 90, fino a diventare di uso comune ai giorni nostri, in svariati ambiti: trasporti, sanità, identificazione automatica di oggetti, persone e animali e in contesti industriali per il tracciamento dei prodotti dalla fase di produzione, stoccaggio a magazzino fino alla spedizione.
Come anticipato nel paragrafo precedente, la tecnologia RFID è molto versatile. La maggior parte delle applicazioni standard, oltre a sistemi SpeedPass e di pedaggio, gestisce il controllo degli accessi e il tracciamento delle merci.
La panoramica degli scenari applicativi è ampia: la necessità di realizzare macchine e linee di assemblaggio automatiche flessibili, con elevati volumi produttivi e standard qualitativi, ha indirizzato i costruttori di tecnologie automatizzate verso l’utilizzo di sistemi di identificazione a radio frequenza. In questo modo, le informazioni sotto forma di una memoria dati mobile, seguono, senza deteriorarsi, un prodotto o un oggetto dall’inizio alla fine del processo produttivo e possono essere liberamente lette, scritte o aggiornate lungo tutto il percorso automatizzato.
Pensate all'industria automobilistica, elettronica di consumo, industria tessile, imprese di costruzione o catene di raffreddamento nel settore alimentare - RFID è al lavoro ovunque. Quando si tratta di controllo degli accessi, la tecnologia RFID può aumentare la sicurezza dei lavoratori e garantire che solo il personale qualificato acceda a determinate aree e utilizzi determinati macchinari.
Come per qualsiasi tecnologia di automazione, l'interoperabilità tecnica è un aspetto molto importante della tecnologia RFID. Si auspica che i prodotti di diversi fornitori comunichino tra loro; per questo motivo esistono organismi internazionali, nazionali, regionali e specifici del settore che sviluppano e supervisionano questi diversi standard RFID. Ovviamente, gli standard RFID con rilevanza internazionale prevedono più soggetti coinvolti rispetto agli standard regionali o specifici del settore. A livello globale, tra le istituzioni più importanti troviamo: EPCglobal, International Electrotechnical Commission (IEC) e International Standards Organization (ISO) con il Joint Technical Committee (JTC 1).
Poiché nel mercato RFID vengono utilizzate diverse tecnologie e diverse gamme di frequenza, è necessario disporre di standard diversi a livello internazionale. La sola tecnologia RFID regolata da un unico standard internazionale è l'RFID UHF passivo. EPCglobal UHF Gen2 V1, pubblicato per la prima volta nel 2004 e noto anche come "EPC Gen2", determina i requisiti fisici e logici per un sistema RFID di unità di lettura e tag passivi operanti nell'intervallo UHF 860> 960 MHz. Mediante test di uniformità e interoperabilità, lo standard EPC Gen2 garantisce che i prodotti RFID con certificazione Gen2 possano interagire facilmente.
La tecnologia RFID offre una serie di chiari vantaggi sia dal punto di vista dell’efficienza, che da quello della flessibilità e robustezza del sistema. Di seguito, vengono elencati quelli più importanti:
Lettura e scrittura non a contatto
Ogni tag può memorizzare una grande quantità di dati che possono essere scritti e riscritti liberamente e senza contatto con il tag. In tal modo è possibile realizzare una soluzione senza l’utilizzo di supporti cartacei ed eliminare molti fattori che diminuiscono il rendimento all’interno di ogni processo.
Integrazione di oggetti e dati per la massima flessibilità ed affidabilità
L’integrazione di oggetti e dati realizza una soluzione precisa e priva di errori, con un efficiente controllo della qualità; inoltre, la memorizzazione dei dati direttamente sull’oggetto è importante in caso di emergenze, poiché rende possibile l’elaborazione non in linea, riducendo drasticamente il tempo necessario a ripristinare l’applicazione.
Lettura e scrittura anche in caso di posizionamento non preciso e di tag non visibili
I sistemi RFID comunicano per mezzo di segnali elettrici ed elettromagnetici, eliminando così i problemi di non lettura o di lettura errata, dovuti a presenza di sporco e a mancanza di parti del codice a barre.