Nell'ambito del processo di produzione delle celle delle batterie, le lamine per l'anodo, il catodo e il separatore sono unite tra loro. Il materiale viene avvolto su rotoli e trattato tramite calandratura. Poiché si tratta di un'operazione di avvio/arresto ad alta velocità, la lamina avvolta sul rotolo può strapparsi. In questo caso, il processo deve essere interrotto immediatamente per evitare errori di produzione e possibili danni alla macchina. Più rapida è l'attivazione del circuito di sicurezza, più rapido e semplice è effettuare le necessarie azioni correttive.
La lamina che si avvolge sul rotolo deve essere monitorata costantemente, per garantirne la presenza e che rimanga intatta. Una rottura della lamina avvolta sul rotolo deve essere rilevata immediatamente e segnalata al controllo della macchina utilizzando il relativo segnale. Eventuali rotture devono essere rilevate con la massima affidabilità, indipendentemente dalle proprietà della lamina, e spesso in spazi molto ristretti all'interno della macchina. Dovrebbe essere utilizzato un principio di misurazione senza contatto per proteggere il materiale.
Sia i sensori fotoelettrici sia quelli ad ultrasuoni possono essere utilizzati per verificare la presenza di rotture delle lamine. Le fotocellule a tasteggio delle serie R10x e R20x sono caratterizzati da tempi di reazione estremamente brevi e da un design particolarmente compatto. I sensori ad ultrasuoni delle serie 18GS e UC-F77 rilevano in modo affidabile materiali riflettenti e trasparenti. Tutti questi dispositivi sono disponibili anche con un'interfaccia IO-Link, che permette una comunicazione completa fino al livello del sensore.
Caratteristiche tecniche
Fotocellule a tasteggio R10x e R20x
Sensori ad ultrasuoni F77 e 18GS
Le fotocellule a tasteggio rilevano eventuali rotture mediante un fascio di luce sottile che può essere allineato con precisione alla lamina, anche in spazi molto ristretti. I dispositivi sono una soluzione compatta per applicazioni in cui lo spazio disponibile è particolarmente limitato. I dati diagnostici trasmessi tramite IO-Link possono essere utilizzati per avviare l'immediata pulizia dell'elemento ottico secondo necessità. I sensori ad ultrasuoni rilevano l'oggetto target indipendentemente dalle sue proprietà visive. Il loro design li rende resistenti a contaminazioni e a condizioni ambientali avverse. Non generano interferenze EMC; la modalità di rilevamento non è influenzata dalle interferenze elettromagnetiche.