Da un punto di vista estetico, gli impianti per il trattamento delle acque reflue non sono attraenti, e spesso producono odori sgradevoli. Nei centri urbani e nelle comunità, un trattamento di elevata qualità di tali acque è tuttavia un elemento essenziale dell'approvvigionamento idrico di base.
Per garantire un ingresso efficiente dell'acqua negli impianti di trattamento delle acque reflue, vengono utilizzati in vari punti prodotti e tecnologie per il monitoraggio dei percorsi di tali acque. A causa della presenza di sostanze infiammabili, possono svilupparsi atmosfere potenzialmente esplosive. Tale rischio richiede l'adozione di componenti adatti per l'uso in aree pericolose.
Pepperl+Fuchs offre varie soluzioni: sistemi di I/O remoti per la trasmissione dei segnali a PROFIBUS DP, l'infrastruttura a bus di campo FieldConnex® per un trasferimento costante di dati digitali con PROFIBUS PA e i moduli del Sistema K multifunzione, comprendente numerosi condizionatori di segnale e barriere isolate. Tutti questi prodotti soddisfano i requisiti di sicurezza e affidabilità per la gestione delle acque negli impianti di trattamento delle acque reflue.
In numerose aree, la pendenza naturale contribuisce al trasferimento delle acque reflue di abitazioni e stabilimenti industriali agli impianti di trattamento. Dove tale agevolazione non è disponibile, l'acqua viene sollevata a un livello più elevato mediante pompe che la inviano poi agli impianti. Qualora non vengano rispettate le norme relative al corretto smaltimento delle acque e dei rifiuti, tale procedura può tuttavia interrompersi. Corpi estranei quali ad esempio le salviette umide possono diventare rapidamente un problema qualora blocchino le pompe di afflusso, che vengono pertanto monitorate per evitare questo tipo di interruzioni. In questi casi, un convertitore di frequenza funge da monitor della velocità di rotazione. Se si verifica un blocco, il monitoraggio continuo consente di reagire rapidamente, evitando che una pompa bloccata causi problemi nell'impianto di trattamento.
Oltre alle acque reflue, è possibile convogliare negli impianti di trattamento anche l'acqua piovana, che come primo passo viene raccolta in un bacino di ritenzione, per evitare sovraccarichi nelle fasi successive. Occorre allo stesso tempo prevenire la tracimazione di tali bacini. Opportuni sensori a ultrasuoni ne rilevano il livello di riempimento, trasmesso successivamente alla sala di controllo mediante alimentatori per trasmettitori o fieldbarrier.
I valori di misurazione costituiscono la base del controllo delle pompe che inviano l'acqua piovana all'impianto. Tali pompe sono dotate anche di monitor della velocità di rotazione, che consentono la transizione alle pompe di riserva, assicurando la presenza costante di un flusso di acqua sufficiente in ingresso nell'impianto e l'assenza di disturbi quali ad esempio lo scoppio di un tubo.
Per evitare che carichi elevati di sali, liscivianti e acidi raggiungano lo stadio di trattamento biologico, vengono misurati la conducibilità e il pH dell'acqua in ingresso nell'impianto. Eventuali quantità eccessive di tali agenti interferirebbero con la decomposizione dei materiali organici, e non devono pertanto raggiungere tale stadio dell'impianto di trattamento. Un bus di campo oppure opportuni alimentatori per trasmettitori, con valori limite regolabili, trasmettono alla sala controllo i valori misurati dell'acqua in ingresso.